Roberto Nencini - Cecina.
E’ maggio del 2013, quando all’ora di pranzo mi arriva una telefonata. Una voce femminile mi dice di non conoscermi personalmente, ma che conosce molto bene le mie foto e vorrebbe farmi una proposta. Dopo il primo momento di dubbio, in cui ho francamente creduto di essere vittima di una burla, la donna mi dice di chiamarsi Denise e mi parla di una associazione Onlus che ha progetti in Africa e che vorrebbe realizzare un libro con le mie immagini.
Ascolto, ragiono, cerco di capire, rispondo senza rispondere e intanto decido per un incontro di persona. Nel giro di pochi giorni fissiamo. Denise mi racconta della Sierra Leone, dove l'associazione Lovebrigdes opera da 5 anni. La proposta è quella di creare un libro che racconti di quella terra attraverso i miei occhi e il mio vedere. Non c’è voluto molto per convincermi e, dopo pochi minuti eravamo sul calendario a cercare il momento migliore per partire. A fine maggio ero in aereo per la Sierra Leone.
Arrivato di notte, ad attendermi all'aeroporto c’era un uomo vestito con una camicia tipica africana: Don Ignazio. Da quel momento siamo rimasti insieme 10 giorni a parlare e a girare per villaggi, alla ricerca di quella umanità che doveva trasparire dalle foto.
Non è stato semplice, ma, senza scendere nei particolari, oggi, dopo circa due anni di gestazione, è nato OWONIBI, amici degli Opotho.
Voglio ringraziare chi ha permesso tutto questo, chi ha creduto in me e chi ha pensato che fossi la persona giusta per quel progetto. Oggi ho tra le mani il libro e so che
un pezzo di me è rimasto tra gli Owonibi.
Roberto Nencini
"Il titolo del libro, OWONIBI, significa uomo nero. A tutti gli OWONIBI della Sierra Leone dedichiamo questo libro, con le immagini bellissime di Roberto Nencini, capaci di cogliere espressioni di volti e persone, del loro modo di vivere e del loro raccontarsi. A tutti voi che ci avete sostenuto in questi anni di lavoro il GRAZIE di tutti i bambini, ora cresciuti, anche perché, dietro alla loro vittoria sulle malattie e sulla mancanza di cibo e alla loro istruzione scolastica c'è il nome di ciascuno di voi, silenziosi e generosi opotho, amici degli owonibi. Grazie!
Padre Ignazio Poddighe